martedì 29 aprile 2014

P.A. a richio per Cyber Crime

Nessun sistema informatico è al sicuro da attacchi ma "le pubbliche amministrazioni del nostro Paese sono diventate tra i bersagli più facili", con "imponenti conseguenze per la nostra economia".



La presenza di "tool sempre più potenti, semplici e poco costosi" aprono vie di più facile accesso ai 'ladri' di informazioni custodite dalle pubbliche amministrazioni, nei sistemi informatici di Regioni, Province, Comuni e Asl".
 
E' Roberto Baldoni, direttore del Centro di Ricerca Sapienza in Cyber Intelligence e Information Security, a denunciare, parlando con l'Adnkronos, la vulnerabilità al crimine informatico della P.a. italiana.
 
"La pubblica amministrazione è il settore a maggior rischio cyber-crime in Italia perchè ancora troppo indietro sulla sicurezza informatica e, soprattutto, perché su questo tema manca la dovuta consapevolezza e mancano gli investimenti nella riorganizzazione e nella sicurezza" ha spiegato Baldoni, anticipando i primi risultati del Rapporto 2014 sulla Cyber security nazionale che sarà pubblicato in autunno, in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per l'Agenda digitale.
 
"Abbiamo iniziato a verificare la debolezza della P.a. rispetto al cyber-crime -spiega- durante le ricerche per la stesura del Rapporto 2013. E così abbiamo deciso di intensificare i nostri studi in questa direzione, anche alla luce della pubblicazione del Quadro strategico nazionale appena pubblicato". Baldoni ed il suo team hanno, infatti, già preparato decine e decine di questionari che saranno inviati all'inizio di giugno alle amministrazioni italiane per monitorare in dettaglio la loro conoscenza del fenomeno. "Con i dati che ci rimanderanno le diverse p.a., a fine 2014 dovremmo avere un quadro più completo" assicura.
 
Ma come si è arrivati a trovare la falla nella cyber-security degli enti pubblici? "Con il centro di Cyber intelligence, preparando il Rapporto 2013, -riferisce Baldoni - abbiamo analizzato la situazione in quattro settori strategici per l'economia italiana, monitorando le utilities, il settore finanziario, quello industriale sulla protezione delle proprietà intellettuali e la pubblica amministrazione".
 
"All'interno di questo quadro comparativo -continua l'esperto di sicurezza informatica- abbiamo visto che la P.a. italiana era davvero indietro rispetto agli altri settori". Un gap, avverte, "che riguarda soprattutto la mancanza nelle varie amministrazioni della consapevolezza del rischio cibernetico". In Italia, infatti, le aree più protette dal cyber-crime "sono le utilities che si collocano al primo posto nella internet security nazionale, seguite dalla Finanza e dal comparto industriale".
 
Per l'Italia della cyber è un momento importante perché, grazie alla normativa attivata con il governo Monti, e portata avanti con il Governo Letta, si sta costruendo la rete che permetterà di catalogare gli incidenti di tipo cibernetico e quindi di alzare il livello delle nostre difese".
Ma bisogna fare in fretta. Un attacco informatico, è l'allarme lanciato da Baldoni, "ha dei costi altissimi per l'economia del Paese, poichè processi industriali importanti potrebbero essere trafugati all'estero". Ma il costo del cyber-crime ricade anche sui singoli cittadini.
 

giovedì 24 aprile 2014

Una guida per i diritti di chi naviga sul web

Il Consiglio d'Europa pubblica una guida per in termini quali diritti ha chi naviga sulla rete e come eventualmente farli valere o ottenere giustizia se questi vengono lesi.



Accesso alla rete, libertà d'espressione, protezione della privacy sono, dunque, alcuni degli argomenti di cui si parla nel vademecum studiato da un team di esperti per provare a dare una direzione al caos di informazioni del web e a prevenire comportamenti sbagliati che, spesso, degenerano.

Nella guida, per esempio, è spiegato in termini semplici che l'utente deve poter accedere alla più vasta gamma di contenuti, applicazioni e servizi, mentre, per quanto riguarda la protezione della privacy, viene specificato che "il datore di lavoro deve informare i dipendenti se ne sta sorvegliando o monitorando l'accesso e il comportamento online".

"Quello che rende questa guida particolarmente interessante - ha dichiarato all'Ansa Jan Kleijssen, direttore del dipartimento per l'informazione del Consiglio d'Europa - è che i diritti in essa contenuti sono fondati sulla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani e che quindi qualsiasi cittadino di uno dei 47 Stati.

giovedì 17 aprile 2014

Google spione, legge tutte le e-mail

I contenuti delle mail degli utenti di Google vengono analizzati e usati per fornire servizi personalizzati, pubblicità inclusa. 



Lo ha annunciato in questi giorni Big G che ha dichiarato esplicitamente di scansionare i contenuti delle mail che arrivano agli utenti.

''I nostri sistemi automatizzati analizzano i contenuti degli utenti (comprese le mail) – hanno scritto esplicitamente nel testo dei termini di servizio - per fornire offerte sempre più mirate come risultati di ricerca personalizzati, pubblicità su misura e rilevazione di malware e spam. Questa analisi - proseguono - viene condotta quando il contenuto è inviato, ricevuto e quando viene conservato''.

Ma in molti hanno protestato immediatamente, denunciando una plateale violazione della privacy e minacciando cause e class action. D’altronde, anche lo storico rivale di Google, la Microsoft, non poteva starsene zitta e con una spudorata campagna denigratoria ha invitato gli utenti del web a “non farsi fregare”.

martedì 15 aprile 2014

Facebook, social network ed e-money

Facebook diventa una banca



Il giovane Mark Zuckerberg  sembra non accontentarsi più del mondo dei social network e ora punta tanto in alto che ambisce a diventare un distributore di moneta elettronica.

Secondo alcune indiscrezioni, la società di Zuckerberg sarebbe addirittura già in procinto di ottenere il via libera dall’autorità di Dublino. Se così fosse, Facebook consentirà ai suoi utenti di “salvare” denaro sulla piattaforma e usarlo per fare pagamenti, anche per scambi di denaro fra gli stessi iscritti, tipo Money Transfer.

Per questo nuovo rischioso investimento il multimilionario Mark avrebbe messo sul piatto 10 milioni di dollari e contattato già diversi esperti del settore, oltre che alcune aziende londinesi specializzate in app per il trasferimento di contanti.

lunedì 7 aprile 2014

Arriva Office per iPad

Microsoft avanza e si avvicina alla casa di Cupertino. Durante una evento a San Francisco, infatti, il colosso dei computer ha presentato la versione di Office per iPad. 



Nell’occasione ha parlato, per la prima volta alla stampa, il nuovo amministratore delegato, Satya Nadella.
Secondo quanto hanno rivelato alcune fonti, Office per il tablet di Apple dovrebbe essere molto simile alla versione per iPhone lanciata lo scorso anno. Per ora gli utenti del software possono scegliere di scaricare cinque diverse versioni mobile e molto probabilmente quella di iPad sarà aggiunta a quelle già in commercio.
Il nuovo Office permetterà agli utenti del tablet di Cupertino di produrre documenti con Word, Excel e Power Point. Molti analisti tuttavia sostengono che la versione di Office per iPad potrebbe far diminuire ancor di più le vendite del tablet Surface che già non ha avuto dei grandi riscontri sul mercato.

mercoledì 2 aprile 2014

Sentiment Analysis Glassware interpreta le espressioni facciali

Il sogno di capire quello che il nostro interlocutore pensa leggendo il suo volto potrebbe presto diventare realtà grazie alla tecnologia.



Nei prossimi anni saremo in grado di leggere le emozioni di chi ci sta di fronte con i Google Glass.
Emotient, startup fondata a San Diego (California) nel 2012, ha appena firmato un accordo da sei milioni di dollari per continuare a sviluppare "Sentiment Analysis Glassware", un software che permette di interpretare le espressioni facciali. Un colpo che porta il capitale della società a 8 milioni di dollari.

L'operazione è stata guidata da Seth Neiman, ex partner di Crosspoint Venture e ora alla guida della venture capital Handbag. Ma negli anni scorsi altri gruppi avevano messo gli occhi sulla giovane startup, come Intel Capital, il fondo d'investimento del colosso dei microprocessori, che ha creduto e investito in Emotient.

Ma come funziona il software? Per ora la lettura delle emozioni viene effettuata solo attraverso la fotocamera incorporata nei Google Glass. A lungo termine, ha fatto sapere Emotient, il software potrebbe analizzare i sentimenti attraverso qualsiasi dispositivo connesso a una fotocamera e ad altri sistemi operativi.

martedì 1 aprile 2014

Lo smartphone diventa oculista

Le visite oculistiche potrebbero presto subire una rivoluzione. Un team di ricercatori della Stanford University, in California, ha sviluppato dei dispositivi per smartphone che permettono di ottenere fotografie ad alta risoluzione della parte anteriore e posteriore dell'occhio.



Grazie a questi strumenti, spiegano i medici californiani sul Journal of Mobile Technology in Medicine, è possibile ottenere immagini sufficienti per una diagnosi medica con un semplice smartphone, riducendo notevolmente i costi e la logistica dell'operazione.

"Pensate a un Instagram degli occhi", ha detto uno dei medici, Robert Chang. "Adattare gli smartphone per fotografare l'occhio può rivoluzionare i servizi nel settore oftalmologico - ha spiegato David Myung, tra i coordinatori del team - in particolare aiuterà a fornire cure nei luoghi meno accessibili".

Con questi nuovi dispositivi, i pazienti potranno infatti fotografarsi gli occhi da casa come se fossero nello studio di un oculista, cosa utile soprattutto per i gravi casi di diabete. Inoltre,  si potrà fornire diagnosi e cure anche nelle aree più povere e remote, dove non sono disponibili le costose e ingombranti apparecchiature standard.