venerdì 31 luglio 2015

giovedì 23 luglio 2015

Come Google tratta i nuovi domini di primo livello – Web Agency Milano

Con la nascita dei nuovi domini generici di primo livello (gTLDs,) per affermare l’identità di un sito sul web, viene spontaneo chiedersi come questi vengono trattatati da Google.



Facciamo però prima un passo indietro e spieghiamo cosa sono questi domini generici di primo livello.
Il dominio di primo livello è l’ultima parte del nome del dominio di un sito web. Ad esempio l’indirizzo web di Click Us Web Agency Milano è www.clickus.it, e quindi la parte che ricade all’interno dei domini di primo livello è .it.

Dalla loro nascita, che risale al 1984, oltre ai più noti .org, .com e .it ne sono stati creati tantissimi altri, fino ad arrivare ai giorni nostri dove troviamo, per esempio, .pizza che può essere adatto per un ristorante/pizzeria.

La domanda che può nascere spontanea è: come vede Google questi nuovi domini di primo livello rispetto ai classici .it, .org e .com? Google ha fatto sapere proprio ieri, tramite il blog di Google Webmaster, che i suoi sistemi trattano i nuovi gTLDs esattamente come quelli vecchi.


Non basta quindi avere la keyword pizza nel dominio e pensare così di scalare la SERP solo sfruttando questo aspetto. La user experience, i contenuti di qualità, parole chiave, meta title, meta description corretti e url seo friendly sono aspetti che vanno tenuti tutti in considerazione per impostare una strategia SEO di successo per il posizionamento del tuo sito web.  

giovedì 16 luglio 2015

La user experience nei siti web e-commerce

In alcuni dei nostri precedenti post di Click Us Web Agency Milano, abbiamo parlato spesso di quanto è importante predisporre un’architettura delle informazioni funzionale a una corretta navigabilità del sito stesso.
Oggi, infatti, uno dei punti cruciali per scalare il ranking nei motori di ricerca è fornire contenuti di qualità agli utenti che navigano sul nostro sito.



Come applicare, però, questa logica ai siti e-commerce? E’ necessario innanzitutto fare lo sforzo di mettersi nei panni degli utenti. Più facile a dirsi che a farsi? Ma provate a considerare per un momento un utente che cerca “gonne” sui motori di ricerca e arriva sul vostro sito.

Che tipo di gonna sta cercando esattamente? Gonne corte, lunghe, a palloncino, con le frange, ecc…
Bene, voi avete tutti questi prodotti, ma non basta, perché un utente, prima di comprare, ha bisogno di avere altre informazioni, come per esempio le condizioni di pagamento, i contatti telefonici cui rivolgersi per ricevere assistenza, come fare per effettuare il pagamento, ecc…
Queste sono tutti dettagli che sembreranno scontati, ma non è così. Molto spesso in rete si trovano siti e-commerce dove queste informazioni non sono chiare, e quindi cosa succede? L’utente non ha una buona user experience e lascia il sito per non tornarci più.

Quindi cosa fare per fare un buon lavoro con il proprio sito e-commerce e far sì che funzioni?
Non date mai nulla per scontato! Per tornare agli esempi che abbiamo descritto sopra, in ogni scheda prodotto deve essere presente la call to action all’acquisto, un link alle condizioni e ai metodi di pagamento, senza dimenticare un numero o l’indirizzo e-mail per richiedere maggiori informazioni/assistenza sui prodotti.

Un altro aspetto fondamentale, e come web agency non ci stancheremo mai di dirlo, è avere il sito e-commerce con un design mobile responsive. Come già accennato, con il mobile geddon del 21 Aprile 2015, un sito web ottimizzato per i dispositivi mobile ha più appeal verso i motori di ricerca.


Ma se questo non dovesse bastare a convincervi, vi forniamo alcuni dati che mostrano la crescita dell’e-commerce su smartphone e tablet. Secondo il Netcomm e-commerce Forum 2015, svoltosi a Milano lo scorso 21 Aprile e giunto quest’anno alla sua X edizione, nel 2015 gli acquisti sui dispositivi mobile raggiungeranno un volume di 1,8 miliardi solo in Italia.

giovedì 9 luglio 2015

Tre passaggi fondamentali per favorire il SEO

Oggi, Click Us Web Agency Milano ti consiglia tre passaggi fondamentali per costruire la tua local SEO.




Se hai un negozio che offre principalmente un prodotto/servizio a clienti locali, ti può essere molto utile far sapere a Google Maps che la tua attività esiste!

Pensa a una persona che vive in una grande città e sta cercando una pasticceria perché deve assolutamente comprare dei pasticcini da portare a una cena cui è stato invitato.
Le opzioni che gli si presentano sono due:
1. Chiama amici/parenti/genitori/figli e se ne fa consigliare una
2. Apre l’app di Google Maps e digita “pasticceria [nome città]”

Avere la tua attività sulle mappe di Google è molto utile anche per favorire il posizionamento del tuo sito web sul primo motore di ricerca al mondo. E si sa che un buon posizionamento oggi è essenziale per essere visibili.

Ma quali sono questi tre passaggi?

1 Step
Verifica se la tua attività è già presente in Google Maps, perché se lo è, ti basterà reclamarne la proprietà. Se invece la tua attività non c’è, registrala tu indicando un nome SEO friendly. 
Tornando all’esempio della pasticceria, se la tua ragione sociale non contiene la parola “pasticceria”, allora prova ad abbinare il nome della ragione sociale con le parole chiave “Pasticceria – [nome città]”.
Una volta creata la pagina falla collegare dalla tua web agency al tuo sito web.

2 Step
Bene! Ho reclamato/registrato la mia proprietà su Google Maps, e adesso?  Adesso è arrivato il momento di presentare la tua attività con una descrizione e delle immagini adeguate. 
Sì, perché la descrizione e le immagini che inserirai saranno la prima cosa che il tuo potenziale cliente vedrà sulle mappe, ancora prima di entrare nel tuo negozio.

3 Step
Ultimo, ma non in ordine d’importanza, verifica che il tuo sito web sia mobile friendly! Dal 21 Aprile scorso, infatti, Google, che ha a cuore l’esperienza di navigazione dei suoi utenti, favorisce il posizionamento di quei siti che sono web design responsive. 
Se il tuo sito non è ottimizzato per i dispositivi mobile ti consigliamo, soprattutto se sei interessato a costruire la tua local SEO, di correre ai ripari.

lunedì 6 luglio 2015

E-commerce, contratti da rivedere



Meno procedure e più chiarezza nei contratti. Più trasparenza per le possibilità di esercizio dei propri diritti da parte del consumatore, diritto di recesso, validità della garanzia. Sono alcune delle criticità rilevate dalla Camera di commercio di Milano nel corso dei lavori di controllo in merito a clausole presunte vessatorie o inique nei contratti online.

Ci sono casi di limitata certezza circa il momento di conclusione del contratto, chiarezza e precisione delle informazioni precontrattuali e degli aspetti specifici relativi al pagamento. Fori competenti a volte poco agevoli per il consumatore, testi contrattuali che rimandano a normative di Paesi stranieri. Non vanno bene le ipotesi di alcuni contratti che esonerano dalla responsabilità il venditore, in caso di dolo, colpa grave o inadempimento, individuando come unico responsabile il vettore, in contrasto con le norme di legge. In alcuni casi c’è una traduzione superficiale dei contratti redatti in lingua straniera.

In Italia ci sono 13mila imprese nell’e-commerce con 20 mila addetti, in crescita dell’11% in un anno. A Milano circa una impresa su dieci, oltre mille con più di duemila addetti, in crescita del 6% in un anno. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2014 e 2015. Dalla produzione di computer e software alle telecomunicazioni e servizi di informazione, sono 16mila le attività attive a Milano nei settori del digitale nel 2014. Un settore che impiega 222 mila addetti.